Tommi Space

The Bus Blogger

Chi non conosce o almeno una volta nella vita non vuole fare un giro sui mitici bus double-deck (a due piani) di Londra? Allora tenetevi forte, perché questi mezzi caratteristici stanno diventando sempre più avanzati e soprattutto ecocompatibili!

Tommi in posa davanti a un bus “double-deck”

È davvero incredibile quanto i trasporti siano efficienti e tecnologicamente integrati a Londra: sono qui da quasi due settimane per un viaggio studio e devo riconoscere che mi basta dare un occhio su Citymapper o Google Maps per sapere perfettamente il percorso che devo fare ed i vari ritardi, con una gran precisione! Tanto di cappello alla TFL (Transport for London)!

Tornando ai bus, devo ammettere che sono rimasto sbalordito leggendo sul sito della TFL quanto rapidamente si stiano diffondendo i bus ecosostenibili.

Tommi fa il figo davanti a un bus a due piani
Tommi fa il figo davanti a un bus a due piani

Prima di scrivere questo articolo ho avuto l’occasione di provare ogni tipologia di bus di cui ora parlerò, divertendomi a farmi silenziosamente trasportare da mezzi che, oltre ad essere fighissimi in qualunque epoca, sono quasi fantascientifici, soprattutto per esaltarmi a stare su mezzi di trasporto per me così straordinari ed un po’ anche per quello per cui sono realmente concepiti, ossia per andare da una parte all’altra della città più grande dell’Europa occidentale.

Dunque, siccome ora ci sono già migliaia di fashion blogger, food blogger, travel blogger eccetera, permettetemi ora di sentirmi importante poiché sono da questo momento ufficialmente un BUS BLOGGER!

Autobus ibridi

Sono già il 30% di tutti i bus in giro per Londra. Nulla di particolare da dire al riguardo. Non avrei mai creduto di poterlo dire, ma sono normali, quasi banali a confronto di quelli di cui parlerò dopo. A partire da quest’anno, qualunque nuovo autobus che verrà messo in circolazione a Londra sarà almeno ibrido. Il primo bus a due piani nel mondo è stato quello introdotto nella linea 141 in ottobre 2015.

io mentre indico il simbolo “Hybrid” su un autobus
il simbolo di un autobus ibrido

Autobus “ultra-low emissions”

Con peripezie ingegneristiche che solo in parte riesco a capire ma non saprei per nulla spiegare, la maggioranza dei bus non ibridi ha un’emissione di gas nocivi (NOx e CO2) fino al 95% inferiore a quella dei bus normali. Sono anche un sacco più silenziosi e non sono privi di vibrazioni come quelli elettrici, ma hanno una vibrazione talmente impercettibile e debole da scatenare un’intensa e potentissima azione soporifera. Ho perso una fermata per avere chiuso gli occhi un attimo, lo ammetto.

Autobus a Idrogeno

Sono dieci, percorrono una linea particolare (RV1), da Covent Garden alla Tower Highway e sono grandiosi, magici, eccezionali. Praticamente il fumo che esce dal tubo di scarico è acqua, vapore acqueo. È pazzesco, talmente incredibile che io molto anonimamente e stupidamente ho provato come uno scemo a mettere la faccia davanti ad un tubo di scarico di un bus fermo alla stazione: un aerosol oserei dire.

La spiegazione chimica del fatto che i bus scarichino acqua è piuttosto semplice. Mentre i combustibili fossili contengono Carbonio (lo stesso identico carbonio che si utilizza per datare quanto un fossile è vecchio) che nella combustione si ossigena divenendo CO2, quando è l’idrogeno a bruciare unendosi all’Ossigeno, questi formano H2O.

un autobus a idrogeno fermo a un bus stop
un autobus a idrogeno fermo a un bus stop

Autobus elettrici

Questi bus sono fantastici. Esserci sopra è come viaggiare sul London Garden (il secondo grattacielo più alto di Londra, dopo il nuovo famoso The Shard). Cullato dalla dolce voce che preannuncia le fermate successive, il passeggero si trova in uno stato di armonia ed inspiegabile felicità, fluttuando fra le strade di Southwark ignorando il caos della città al di fuori di quella bolla fantascientifica in cui si trova e dalla quale quasi a malincuore deve scendere quando giunto a destinazione.

io mentre indico con entusiasmo un auto bus elettrico in partenza
la coda di una autobus elettrico in partenza

Non solo, sulla maggioranza di questi bus ci sono attacchi USB per ricaricare il telefono. Manca solo il WiFi. C’è la ciliegina sulla torta: i bus della linea 69 non si devono quasi mai fermare per fare il pieno o essere ricaricati; con la nuova tecnologia wireless, l’elettricità viene indotta da tratti di asfalto speciale durante il transito o la sosta. Quando sono senza più energia, questi bus sfruttano un motore a diesel per muoversi, ma solo per una porzione minima del loro percorso, viene assicurato sul sito TFL.

Così si conclude un viaggio, o meglio, molti viaggi, sui trasporti della capitale. Per qualunque informazione o approfondimento basta visitare il sito di Transport for London oppure contattare Radioimmaginaria per domande più scomode da farmi. Un abbraccio, continuate ad immaginare; ci vediamo sul bus.


Articolo originale sul blog di Radioimmaginaria

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