Tommi Space

Amore

Questa pagina raccoglie riflessioni e riferimenti sparsi sull’Amore. Non che io creda di saperne qualcosa, ma penso che esplorare l’amore e il modo in cui lo significa è anche un modo per amare e prendersi cura di sé, coltivando una persona più consapevole e sensibile.

Io credo nell’Amore e come un povero illuso, ne sono proprio innamorato. Le parole che seguono sono una piccola parte di quello che significa per me.

Romanticismo e comunicazione

In Ecce Bombo, al minuto 40:22, c’è un riferimento a questa cosa che ho sempre percepito come limitante del sentimento amoroso: dialogare di emozioni romantiche, quasi a razionalizzare, cristallizare qualcosa che dovrebbe essere naturalmente confuso e oscuro. Dunque, credevo e sentivo che nel momento in cui i sentimenti fossero divenuti qualcosa di esplicito e palese, approfondito ad alta voce, invece che essere comunicato tramite gesti e empatia, allora la magia e il romanticismo sarebbero svaniti, lasciando spazio solo a meccanicità e imbarazzo.

Invece, sono riuscito a imparare a coltivare la cultura del consenso, che significa usare parole e definizioni, porre domande, comunicare, comunicare, comunicare, ma mai confinando questa pratica alla mera comprensione. Il consenso è un gesto di cura, che si mette in atto e fiorisce se in chiave di attenzione, delicatezza, affetto, amore verso le altre persone all’interno di una relazione.

Contrariamente al mio timore EcceBombico, il consenso e la comunicazione, se praticate in questi termini, non soffocano il romanticismo, ma lo fanno straripare in una dimensione in cui si gioca a carte scoperte, le proprie emozioni sono donate alla relazione, che diventa dunque uno spazio in cui ci si può sentire vulnerabili.

Per l’esperienza che ho avuto, è impareggiabile la veemenza e l’intensità di un legame che si costruisce sul dialogo e sull’ascolto, invece che sulla fuga e sul mistero, per quanto questi ultimi possano essere più appassionanti, avvincenti e decisamente più efficaci nelle storie.

La narrazione dell’amore

Più decostruisco la mia concezione e il mio vissuto di amore, più smaschero con preoccupazione la tendenza tossica di quasi tutte le relazioni narrate in romanzi, film, serie.

Solamente con il senno di poi ho saputo scovare il maschilismo sessista di radice patriarcale praticato da Antonio in Un Amore (Buzzati, 1959).

Più ci penso, meno riesco a trovare qualcosa di interessante in un amore sano, visto dall’esterno, senza che coinvolga persone a cui sono affezionato. Se si tratta di personaggi sconosciuti se non per la narrazione che interessa la loro relazione, la tossicità del legame mi sembra essere la base necessaria della storia.

Nessun’osservazione moralista nel raccontare storie tossiche e complesse, soprattutto perché definire cosa sia universalmente giusto in una storia è impossibile. Il mio punto è invece che la passione, il piacere, l’amore e tutti gli annessi sentimenti positivi di una relazione dovrebbero essere per chi ne fa parte, perché osservate dall’esterno le persone innamorate mi paiono tutte il medesimo groviglio di sdolcinatezza e limoni che vanno più a fondo di un’operazione dell’otorino laringoiatra.

Se dovessi inventare una storia, o se volessi raccontarne una di qualcunə che conosco, ovviamente partirei da ciò che non funziona, dal punto in cui l’ingranaggio dell’amore s’incastra. Non mi interesserei affatto di tutti gli altri miliardi di ingranaggi che banalmente e ordinariamente funzionano.

L’amore raccontato non è l’amore vissuto. Trarre un messaggio leggendo d’amore dovrebbe trattarsi sempre di monito e insegnamento, invece che di ispirazione, desiderio, empatia con i personaggi.

Dating

Also because of the warped narration mentioned above, I could not but help to live dates, encounters with women, thoughts after seeing a beautiful being cross my path as potential opportunities to know a person who could change my life. Admittedly, I took a gorgeous girl sitting next to me on the train as a message from fate telling me I could revolutionize my existence by meeting that person.

So, in all my life I have been stopping people in the middle of the road to ask them to grab a beer together, I left little handwritten notes of love on the table of cubicles in universities, I did all that I could to meet new people I could be falling in love with.

Feeling and acting this way, I actually met many lovely people, I made many friends, I established mindblowing connections and I now deem some of them as the most important of my life. Ironically, I have not found the love of my life. Setting the odds aside, this does not mean that I was living all those meetings and all of those relationship in a positive way. I have always felt bad rather than good.

As Dominic Toretto lived his life one quarter mile at a time, I lived my life one date at a time. Between one and the other, I would just keep hanging and longing, and hanging and longing.

Now, I think I am starting to do it the right way, without being unnecessarily overwhelmed by inflated emotions. While still being eager to know new people and being hopeful that one day something special and mindblowing is going to happen, I am ceasing to believe that day is today.

Unilaterale

A me piace lei e lei piace a me
E vorrei che mi vedesse
Che la pensasse esattamente come me

Dente, A me piace lei


there is intense happiness in the loving comradeship of a mate and the eager trusting companionship of your children

Bartleboom

Come citato in Parole Sconnesse del :

Posa la penna, piega il foglio, lo infila in una busta. Si alza, prende dal suo baule una scatola di mogano, solleva il coperchio, ci lascia cadere dentro la lettera, aperta e senza indirizzo. Nella scatola ci sono centinaia di buste uguali. Aperte e senza indirizzo. Ha 38 anni, Bartleboom. Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna. Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e le scrive.
Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontare. E a chi, se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle
Ti aspettavo.
Lei aprirà la scatola e lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu si prenderà gli anni — i giorni, gli istanti — che quell’uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato. O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell’uomo
Tu sei matto.
E per sempre lo amerà.

Alessandro Baricco, Oceano mare, 5

L’amore come status sociale

Vivere la mancanza di una relazione come la mancanza di una squadra, di un team cazzuto con cui combattere le sfide della vita, insieme (come in Figli)

🔎