Tommi Space

Considero valore

Consegna:

Dopo aver cercato la presenza del concetto legato alla parola che è stata assegnata come tema dell’approfondimento nel blog personale, si invita a individuare come tale concetto faccia la sua presenza in un’opera poetica.


Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.

Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto.

Erri De Luca, da Opera sull’acqua e altre poesie


Erri De Luca è uno scrittore di origne napoletana che ammiro in particolare per la formazione e le esperienze vissute, a cui un piccolo riferimento viene fatto nel verso finale di questa poesia.

Cosa vuole comunicarci con queste semplici ma evocative parole?

L’immediata impressione che ho alla prima lettura è che tutto è valore. Valorizzare un pensiero, un oggetto o un qualunque ente concreto o astratto significa attribuire particolare importanza al proprio legame con esso. Vivendo, inevitabilmente ognuno di noi instaura dei legami che, oltre a stabilire una connessione, divengono una componente fondamentale della persona che si è o si ambisce a diventare. Pensando ad un valore insito in ogni esperienza che compiamo ogni istante, ricordo il pensiero del geniale Baruch Spinoza (di cui alcuni cenni biografici, curiosamente, possono ricordare quelli di Erri De Luca) per cui Dio è un’entità immanente, illimitata ed è parte di tutto ciò che ci circonda.

Come per Spinoza, il valore che Erri De Luca considera è intorno a lui, compone le storie che racconta e che vive. Per lui, ateo, il valore consiste in elementi semplici, umili, ordinari. Eppure, leggendo questi versi si percepisce qualcosa di straordinario, un sentimento che solamente condividendo le emozioni espresse si può percepire. Paradossalmente, De Luca al termine del componimento ci sorprende dichiarando di non aver conosciuto la maggior parte di questo valore: un fulmen in clausula che permette al lettore di aprire un punto di vista totalmente nuovo. Dopo essersi immedesimato in tutte le situazioni citate, chi legge si accorge che ciò che ha più valore è ciò che manca. Ecco come il valore diventa un elemento centrale per l’uomo, riferimento inconscio di ognuno nel suo agire, partendo dai piccoli gesti fino ad arrivare al proprio obiettivo di vita.

Io, personalmente, considero valore considerare valore.

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